venerdì 23 gennaio 2015

La toelettatura.. questa sconosciuta!

Dedichiamo questo post alla toelettatura, indispensabile per i proprietari e per aiutare una convivenza più serena con il proprio cane.
Per chi vive in casa con il proprio Pets la toelettatura dovrebbe essere fatta di regola almeno una volta al mese; per quanto amiamo il nostro cane e tolleriamo le sue temibili puzzette, la convivenza in casa dopo un bagno di fango diventa meno sopportabile, senza contare le foglie e i rametti che si incastrano sul pelo creando nodi che se trascurati diventano veri e propri feltri. 
Non sempre ci si può arrangiare da soli, a volte serve una mano più esperta e quindi via in toelettatura, sotto con spazzole e shampoo, e cerchiamo di capirci un po’ di più di “Questa Sconosciuta"! In questi articoli si parlerà di ‘toelettatura commerciale’, ovvero quella del cane di ogni giorno. La Toelettatura da show è un altro ramo di cui non mi occupo e che non amo personalmente; credo che prima di tutto bisognerebbe tener conto del benessere psicofisico del cane, quindi tenerlo sul tavolo da lavoro il meno possibile, rispettando certo la toelettatura dello standard di razza, ma anche il cane in quanto tale e soprattutto dal punto di vista etico-educativo. Gli argomenti saranno tanti e vasti, quindi per curarli più approfonditamente li tratteremo uno alla volta.

APPROCCIO ALLA TOELETTATURA
Partiamo da un punto fondamentale: i toelettatori non sono mostri sanguinari che maltrattano i vostri cani in vostra assenza, hanno un compito molto arduo, ossia quello di manipolare un essere di un'altra specie, che non li conosce, che non parla la loro stessa lingua e che nella maggior parte dei casi si sente minacciato, ed entra quindi sulla difensiva rischiando di diventare irritabile. Proprio per questo motivo è consigliabile portare il cane già da cucciolo per un primo approccio, per costruire una buona relazione con il suo futuro toelettatore, non solo a livello fisico, ma anche per rendere piacevole e interessante al cucciolo un luogo che non rilascia al primo impatto un buon odore. Vi ricordo che l’olfatto del cane è miliardi di volte più sviluppato del nostro, loro comunicano tramite gli odori. Se il cane precedente ha avuto paura o si è trovato in una situazione spiacevole rilascerà degli ormoni che saranno informazioni utilissime per il cane che arriverà dopo; se al contrario il cane precedente ha passato una bella esperienza, ha giocato e mangiato qualche biscotto, gli ormoni rilasciati saranno rassicuranti e il cane successivo non si preoccuperà più di tanto. E quindi indispensabile scegliere un toelettatore che capisca le esigenze del cane e che decida di collaborare con voi per un corretto inserimento nel contesto e che vi permetta anche di restare la prima volta che il cane verrà lavato. La permanenza del padrone durante il trattamento è fondamentale, soprattutto se non c’è stato tempo di fare un inserimento pre-toeletta, la sua presenza rassicurerà il cucciolo.
Nel caso il toelettatore decida di collaborare all’inserimento del cucciolo, l’uso di bocconcini e premietti appetitosi aiuterà la relazione. E bene farlo approcciare anche con il rumore della tosatrice e l’avvicinamento delle forbici a pelo. I bocconcini in questo caso diventano un grande aiuto sia per il cane che per il toelettatore; questo perchè, mentre il cucciolo sarà concentrato sul proprietario che cercherà di distrarlo con qualche gioco, il toelettatore potrà lavorare sul cane. Nel frattempo il proprietario lavorerà a casa con la spazzola e sulla manipolazione del cane, in modo da agevolare la seduta di spazzolatura. Nel momento in cui verrà eseguita la toeletta vera e propria per la prima volta, bisognerà tener conto dei bisogni psicofisici del cane, quindi si inizierà prima con un bagno per un primo approccio all’acqua e dopo con la tosatura o l’accorciamento del pelo tramite taglio a forbice. Quest’ultimo più facile da eseguire in quanto, il cane non avrà costantemente il rumore e il contatto della tosatrice addosso, ma risulterà difficile e pericoloso se il cane comincierà ad agitarsi. La permanenza del cane sul tavolo potrebbe durare circa un’ora; molti colleghi per praticità e sicurezza legano il cane al collo tramite una catenella; io sono solita non farlo, soprattutto se il cane non è abituato ad indossare il collare, ma nei casi in cui sia necessario all’incolumità del cane, tendo a trattenerlo con una pettorina, evitando così di “impiccarlo” ma allo stesso tempo non rischiare eventuali cadute. Se il cane verrà abituato sin da cucciolo sarà più facile per lui da adulto restare fermo conoscendo il contesto non gli resterà altro che pensare “ok, me ne sto buono qui e finiremo velocemente”.
La frequenza del lavaggio è soggettiva e varia a seconda della razza e delle modalità di vita del cane; di media un bagno al mese non fa mai male, anzi. Aiuta l’igiene, toglie il pelo morto e contribuisce a far respirare la pelle. A che età iniziare? Direi che le prime manipolazioni vanno benissimo intorno ai tre,quattro mesi, soprattutto se il cane necessiterà di una manutenzione mensile (maltesi, yorki, shitzu, terrier, ecc..,). E bene sapere che al cane non importa di avere profumi addosso, anzi, lozioni a base alcoolica irritano molto il loro olfatto, molti riescono a starnutire per un po’ prima di riuscire a liberarsi di quella ‘puzza’, per questo capita molto frequentemente che dopo il bagno, o una spruzzata di deodorante o dopo una passata di salviettina profumata, il cane vada a rotolarsi sull’erba, lo fa per togliersi di dosso quell’odore che non gli appartiene.
Ultimo consiglio da dare è quello di premiare sempre il cane dopo la seduta, con una bella passeggiata, un cibo che ama particolarmente o un gioco che adora fare, in modo da concludere positivamente un' ora di lavoro che per lui è stata intensa e sicuramente stressante.
Jessica

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