venerdì 30 marzo 2018

Come riciclare il pelo dei vostri cani e gatti

Tutti noi felici proprietari di animali stiamo per iniziare un periodo impegnativo: quello della muta del pelo.
In un altro post, che potete trovare a questo LINK, vi ho spiegato che cos'è la muta e in che modo affrontarla; oggi invece vi voglio dare qualche idea su come riciclare il pelo che viene via spazzolando i vostri cani e gatti.

Dove smaltirlo.
Purtroppo nella maggior parte dei comuni non è possibile gettare il pelo degli animali (e neppure i capelli) nel bidone del rifiuto organico, perchè entrambi impiegano moltissimo tempo a decomporsi; vi invito quindi a controllare il loro corretto smaltimento recandovi presso il vostro Comune o nei calendari della raccolta differenziata che vengono distribuiti dalle aziende incaricate.

Lana di pelo.
Avendo a che fare con la muta di una samoiedo, oltre a quella di una pastore australiano, mi sono spesso interrogata su come poter impiegare tutto il pelo che raccogliamo ogni anno durante questo periodo. Cercando in rete ho trovato diversi siti che filano il pelo di cane trasformandolo in lana; il filato ottenuto pare essere migliore anche della lana di pecora, il problema è che ha costi decisamente poco accessibili.

Aiutiamo gli uccellini.
Un altra idea che mi è stata data durante una trasmissione televisiva è quello di fornirlo agli uccellini selvatici come materiale per costruire i propri nidi. Parrebbe infatti essere particolarmente indicato per tale scopo perchè rende il nido soffice e crea una sorta di isolamento termico, mantenendone la temperatura. Basti pensare che i cani non vanno tosati proprio perchè il pelo serve come termoregolatore.


Potete appallottolare leggermente il pelo una volta tolto da cardatore e spazzole e appenderlo ai rami di un albero con una molletta da bucato, legnetti, pezzetti di spago, pezzetti di lana e via dicendo; in questo modo gli uccellini avranno il materiale per costruire i loro nidi.

Il pelo di Greta appeso a un ramo.





Vicino a questi materiali, per attirarli gli uccellini, potete fornire loro anche del cibo; in commercio esistono delle palline create appositamente per i volatili insettivori come le cinciallegre, meglio toglierli dalle confezioni fatte in rete perchè potrebbero restare impigliati con le zampette . Potete anche mettere delle mangiatoie in cui lasciare le briciole provenienti dalle vostre tavole (di biscotti, torte, pane, grissini...) e sementi varie . Io acquisto il mangime sfuso per pappagalli di grandi dimensioni, non è molto caro ed è apprezzato maggiormente di quello apposito per uccellini selvatici, inoltre potrebbe attrarre anche gli scoiattoli.


Per arginare le perdite di petrolio.
Durante disastro ambientale del 24 aprile 2010 in cui una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico dopo un incidente ha riversato in mare milioni di barili di petrolio, l'associazione Matter of Trust ha raccolto tonnellate di pelo,  capelli, le ha infilate in calze  nylon che ha utilizzato poi per circondare le aree interessate per arginare l'espandersi del petrolio.

Voi conoscete altri metodi alternativi per utilizzare il pelo dei nostri beniamini?

Erica

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lunedì 19 marzo 2018

Recensione pettorina ad H e guinzaglio d'addestramento Trixie

In commercio sono disponibili un' infinità di accessori per cani per poterli portare a passeggio in tutta sicurezza e praticità. 
Ne avevamo già parlato anche in un altro post (che potete trovare a questo LINK) in cui mettevamo a confronto collari e pettorine.

Quando adottai Greta decisi di acquistare, oltre al classico collare fisso e guinzaglio semplice, anche una pettorina ad H e un guinzaglio d'addestramento (quello con due moschettoni che permettono di modificare la lunghezza del guinzaglio stesso).
Tuttavia, essendo lei molto esile, faticavo a trovare una pettorina che le andasse bene, e anche i guinzagli forniti di moschettoni risultavano tutti molto pesanti per lei.
Dopo varie ricerche, mi sono vennero proposti quelli della Trixie, che produce anche la misura xs.


Immagine presa dal web
Alcune considerazioni

Sia per quanto riguarda le pettorine, sia per quanto riguarda i guinzagli, vi era la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di colori e fantasie. Sono inoltre abbastanza economici e facili da reperire. In particolare, dei guinzagli mi sono piaciute le rifiniture, senza zone "pungenti" o ruvide che potrebbero irritare le mani (problema che ho avuto con altri guinzagli) né irritano la cute del cane. 
Sono inoltre stati lavati diverse volte anche in lavatrice (avendo l'accortezza di inserirle dentro un sacchetto di stoffa annodato per evitare sbattessero troppo sul cestello), e si sono solamente sbiaditi un po' i colori (dopo diversi lavaggi e mesi di utilizzo) ma sono ancora perfettamente integri e funzionanti. Inoltre, le zone metalliche non si sono arrugginite né ossidate. 
Il guinzaglio l'ho usato moltissimo e nonostante abbia ormai circa 6/7 anni è ancora in ottime condizioni. 
Quando è arrivata Zoe abbiamo acquistato una pettorina ad H della stessa marca anche per lei. Temevo che non avrebbe resistito,dato che la nuova arrivata era una vera combina guai, e invece è sopravvissuto anche se con qualche segno (lei si mordicchiava la pettorina). 
Per i cani di piccola taglia la consiglio assolutamente, per quelli di grossa taglia, invece, non sono sicura che le chiusure di plastica possano resistere. Tempo fa mi si è rotto un collare con chiusura in plastica (di un altro marchio), quindi per Zoe preferisco utilizzare pettorine molto più imbottite e resistenti con chiusure di sicurezza e collari con chiusure metalliche. 



Quale misura scegliere

La misura xs va bene per i cani molto molto piccoli e comunque esili (dire sotto i 3,5 kg), mentre la misura S-M lo usata con Zoe (pastore australiano) quando era cucciola.
Il guinzaglio d'addestramento nella taglia xs non lo consiglio per i cani molto molto piccoli perchè i moschettoni lo rendono pesante, e già per Greta che pesa 3,5 kg è al limite.




Voi li avete utilizzati? Raccontateci le vostre esperienze

Erica

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domenica 11 febbraio 2018

Recensione ciotola "ciottoli" Imac

Come qualcuno di voi già saprà, la mia Greta ha da sempre problemi ai denti e ha dovuto subire anche degli interventi ed è seguita da un veterinario specializzato. Se vi sembra che il vostro cane abbia tartaro o dolori nella masticazione, rivolgetevi al più presto ad un veterinario specializzato in questo tipo di problematiche in quanto non sono situazioni che vanno sottovalutate e possono portare a conseguenze molto serie.
Ho dovuto cambiarle alimentazione e darle delle pappe morbide, talvolta semiliquide. Questo però le ha reso difficile mangiare da una ciotola "normale" in quanto ora lecca molto la ciotola e questa tende a spostarsi. Ho così cercato varie soluzioni alternative tra cui le ciotole anti-ribaltamento in acciaio con la guarnizione in gomma,
Ciotola anti-ribaltamento, immagine presa dal web.
purtroppo però non hanno funzionato, la situazione è un pò migliorata, ma dopo un periodo di utilizzo la guarnizione in gomma tende ad indurirsi e diventare inutile, inoltre durante i lavaggi va tolta per evitare che ristagni acqua e non è semplicissima da rimontare poi. Così mi sono ritrovata a dover tenere la ciotola ferma con una mano mentre mangiava e, come potete intuire, non era una soluzione ottimale sia per Greta che tendeva a mangiare più in fretta sia per me.  
Ho cominciato a girare per negozi alla ricerca di una ciotola adatta alla nostra situazione e alla fine mi hanno proposto la "Ciottoli" della Imac.
Ciotola "Ciottoli" della Imac, immagine presa dal Web


Questa ciotola presenta una cavità al cui interno può essere inserito del materiale "pesante" come sabbia o sassi. E' disponibile in vari colori e misure.

Come appesantirla
Per poterla aprire bisogna togliere i gommini presenti sul fondo che garantiscono un ulteriore presa al pavimento. Per farlo munitevi di un robusto cacciavite "a taglio", successivamente dovrete togliere le tre viti con un cacciavite "a croce". Inserite il materiale prescelto nella metà inferiore (io ho utilizzato dei sassi di piccole dimensioni che avevo precedentemente lavato e fatto asciugare) e fate attenzione che questi non vadano ad interferire con le guide dove poi verranno reinserite le viti. Richiudete la metà inferiore, riavvitate le tre viti e rimontate i gommini premendoli con le dita. 

Recensione
Avrei preferito la ciotola fosse già pesante perché, nonostante io sia abbastanza pratica di bricolage, non è stato semplicissimo richiuderla in quanto i perni e i bordi della ciotola faticavano a chiudersi e combaciare a causa dei sassolini, inoltre in questo modo non ha una chiusura "stagna" e lavandola si rischia entri dell'acqua o del detersivo, per cui non si può mettere in ammollo per pulire eventuali incrostazioni o in lavastoviglie (cosa che invece faccio regolarmente con le ciotole in acciaio). Le viti purtroppo si sono ossidate per cui non ho più provato a toglierle per pulire bene la ciotola anche al suo interno.
Il prezzo varia da negozio a negozio ma comunque non è mai esagerato e costa meno delle ciotole in acciaio di buona qualità.
Io la sto usando da diversi mesi, i gommini sul fondo sono rimasti belli morbidi, la plastica non si è ne scalfita ne rovinata (il mio cane però non la rosicchia ne gratta con le zampe) e anche il colore non mi sembra sbiadito.

Io mi sono trovata molto bene e Greta, che è di taglia piccola, non riesce a spostarla riuscendo a mangiare tranquillamente nella sua "zona pappa". 

L'avete provata anche voi? Come vi siete trovati con questa ciotola?

Erica

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