venerdì 20 giugno 2014

Siberian Husky

Standard FCI

Altezza: Maschi: da 53, 34 cm a 59, 69 cm (da 21 a 23,5 pollici) al garrese.
             Femmine: da 50,80 cm a 55, 88 cm (da 20 a 22 pollici) al garrese.

Peso: Maschi: da 20, 43 kg a 27,24 kg (da 45 a 60 libbre).
         Femmine: da 15, 87 kg a 22, 68 kg (da 35 a 50 libbre).

Per chi è adatto: Essendo un nordico - ed avendo quindi un carattere particolare - prima di prenderlo in considerazione come compagno di vita è necessario informarsi molto sulla razza, soprattutto dal punto di vista caratteriale.
E’ inoltre indispensabile assicurarsi di potergli garantire uno stile di vita adatto alla sua identità: essendo un cane da lavoro necessita di molta attività fisica e mentale. Se questa necessità non viene soddisfatta può diventare estremamente distruttivo e propenso alla fuga, per questo è assolutamente inadatto per persone pigre. Il padrone ideale per un SH è uno sportivo o un grande camminatore, amante delle attività all’aria aperta. E’ indispensabile avere una ferrea coerenza per non essere messi in discussione, per questo, soprattutto per chi si approccia per la prima volta con cani di questo genere, si consiglia di rivolgersi ad un educatore che sappia lavorare con i nordici.
Adatto, affettuoso e docile con i bambini, purché questi siano educati al rispetto del cane.
Può imparare a convivere con i gatti di casa ma mantiene un forte istinto predatorio con gli altri animali domestici (conigli, criceti, uccelli, ecc.), verso animali da cortile (galline, oche, pecore, capre) e anche verso la selvaggina (soprattutto fagiani, lepri, ecc. ma, soprattutto se è in branco, può mirare anche a cervidi e cinghiali); perciò, se non ben addestrato al richiamo, lasciarlo libero in campagna/montagna è un grosso rischio.

Cure e mantello: Il mantello non necessita di cure particolari fatta eccezione per i periodi di muta, quando si deve provvedere a facilitare la rimozione del sottopelo con lunghe spazzolate giornaliere.
Contrariamente a quanto molti credono, non soffre il caldo più di tante altre razze. Il pelo ha proprietà termoregolatrici, per questo NON va assolutamente mai tosato!

Salute: E’ un cane molto rustico, tuttavia, la riproduzione scriteriata avvenuta negli scorsi decenni (e che, purtroppo, avviene ancora oggi) ha portato ad una certa incidenza di alcune patologie. Per tale motivo è importantissimo rivolgersi ad allevatori esperti, seri e affidabili, che dimostrino con certificazioni ufficiali che tutti i propri riproduttori sono esenti dalle principali oculopatie (distrofia corneale, glaucoma, PRA ovvero atrofia progressiva della retina, cataratta bilaterale) e dalla displasia dell’anca e del gomito.

Carattere: E’ un cane intelligente e curioso, vitale e pacifico, amichevole con tutti. Dolce e affettuoso soprattutto con la propria famiglia. Tuttavia il SH adulto mantiene una certa riservatezza. Non è mai aggressivo o sospettoso, neanche con gli estranei o con altri cani.

Addestramento e attitudini: Dato il particolare carattere tipico delle razze nordiche è importante completare l’addestramento di base del SH entro i 6 mesi circa. 
La sua indole amichevole lo rende inadatto come cane da guardia così come il suo amore per la caccia lo esclude dalle attività di protezione delle greggi. La razza è stata selezionata per il traino delle slitte; il SH in particolare è adatto a trainare carichi leggeri a velocità moderata per lunghi tratti. E’ quindi un infaticabile compagno di sport: i più adatti sono senza dubbio lo sleddog, il dog-bike e il dog-trekking, attività che gli permettono di esprimere appieno le sue origini di cane da slitta.


Club di razza: Siberian Husky Italia


Rescue: siberian husky rescue


Lee


N.B. in questa pagina si è cercato di scrivere per quanto possibile le caratteristiche della razza; va' però ricordato che ogni soggetto è a sé e che può presentare delle differenze con le caratteristiche descritte nella scheda.

mercoledì 18 giugno 2014

Vacanza con il cane …il bagaglio di Fido

I cani fanno parte della famiglia e sempre più spesso decidiamo di portarli con noi anche in vacanza.


Greta ed Erica in treno

Cosa non deve mancare:

Per aiutarci in questo, sempre più strutture li accettano, e alcune di queste offrono addirittura servizi particolari, come camere d’albergo o spiagge attrezzate per i cani.


Mi capita spesso di trovarmi in difficoltà nel “preparare la valigia”per Greta e solitamente stilo una lista per essere sicura di non dimenticarmi niente. Ho deciso di scrivere questo articolo per aiutare chi, come me, si trova in difficoltà nel decidere cosa portare o per chi ha paura di dimenticarsi qualcosa…


Questa lista è generica, andrà bene sia che andiate al mare, sia in montagna, che viaggiate in estate o in inverno (ovviamente a seconda delle esigenze potrete tralasciare alcuni oggetti).




-Ciotole : non devono mai mancare; ve ne serviranno una per l’acqua e una per la pappa. Potete anche portarvene una di quelle pieghevoli (da portare sempre con voi) per l’acqua: ne esistono di diversi tipi e materiali (alcune anche molto economiche, 1\2€) e una borraccia per l’acqua.


-Cibo: dovrete portare il cibo che il cagnolino è abituato a mangiare (meglio non fare cambi durante le vacanze). Portatene una quantità sufficiente a coprire tutti i giorni di vacanza,ed è consigliabile portarne un po’ in più (potreste non trovare lo stesso tipo di croccantini nel luogo di permanenza).


-Biscottini: portate qualche snack per il cane, per premiarlo di qualche buona azione


-Giochi: portate un paio di giochini per il vostro cane, sia da fare all’aperto insieme, sia se dovete intrattenere il cane in qualche momento di noia


-Cose da rosicchiare \ kong: potrebbe capitare di dover lasciare solo il nostro amico per un breve tempo (ad esempio durante il pranzo). meglio trovargli qualcosa da fare per non fargli sentire troppo la solitudine in un posto nuovo


-Medicine: portate tutti i farmaci che prende solitamente il vostro cane, ricordate di portare anche un antiparassitario, una pinzetta per togliere eventuali zecche e spine. Potrebbero tornarvi utili anche degli antiparassitari spray


- Cuccia: portate un cuscinone, o una piccola cesta (possibilmente usate abitualmente dal cane); o eventualmente portare o una copertina o un lenzuolo che il cane avrà già utilizzato nei giorni antecedenti la partenza… in modo che il cane possa sentirsi più a suo agio annusando odori che già conosce. 



Cappottino \ impermeabile :  a seconda della stagione, scegliete il giusto accessorio per proteggere il cane dalle intemperie.


Guinzagli: portate il normale guinzaglio più uno di scorta. Ricordatevi di portare una lunghina di almeno 5 metri: potrete dare un po' di libertà al cane (nei luoghi dove è permesso) senza correre rischi.


Collare\pettorina: portate entrambi; ricordatevi di applicarvi una medaglietta con il vostro numero di cellulare.


Prodotti per igiene: portate delle salviettine umidificate per cani e lo shampoo che utilizzate solitamente (potrebbe servirvi). Non dimenticate le spazzole ed eventuali prodotti per districare il pelo, se il vostro cane necessita di particolari cure in questo senso.


Sacchetti igienici: per raccogliere sempre i bisognini.


Traversine (tappetini igienici): da non dimenticare se il cane è abituato ad utilizzarle, ma utili anche per altri scopi (ad esempio come sottociotola, o per ricoprire un divano\letto se il cane è abituato a salirci)


Libretto sanitario: da portare sempre con voi quando il vostro cane vi segue; non dimenticate, nel caso di patologie specifiche, la cartella clinica del cane.


Passaporto: se viaggiate all’estero è indispensabile


Asciugamano: da utilizzare sia per asciugare il cane dopo un bagnetto, che dopo un tuffo in mare, o dopo aver giocato sulla neve.


Attrezzatura particolare: a seconda del luogo scelto non dimenticate eventuali accessori particolari come, salvagente, pettorine da traino, zaino per cani ecc


Non dimenticate di informarvi prima di partire sui centri veterinari specializzati per le emergenze nella zona in cui andrete,e di fare tutti i vaccini e i controlli al cane (soprattutto se andrete all’estero)

Se dovessi aver dimenticato qualche accessorio utile fatemelo pure notare e provvederò ad aggiungerlo alla lista.


Erica


E vietata la riproduzione del testo, o parti di esso, e delle immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.

martedì 10 giugno 2014

Carlino


standard

Altezza (al garrese):
Lo standard non riporta l'altezza, ma dovrebbe essere compresa tra i 28 e i 32 cm.

Peso :
Peso ideale: 6,3 – 8,1 kg, deve essere ben muscoloso, ma non sovrappeso

Per chi è adatto:
Dall'aspetto buffo e curioso, potrebbe sembrare un cane adatto a tutti, ma non è così;
Ha bisogno di contatto continuo, quindi dovrete avere molto tempo da dedicargli; non può restare molte ore da solo poiché soffre la solitudine. Può tranquillamente seguirci nelle nostre passeggiate quotidiane anche in città, ma non è sportivo, quindi evitate di farlo correre troppo o sottoporlo a passeggiate impegnative.
Deve vivere in casa perché soffre molto il caldo, e l’umido e il freddo. Perde molto pelo, quindi se siete maniaci della pulizia non è il cane adatto, inoltre  come la maggior parte dei cani branchiocefali, russa e produce molti peti,e anche la sua pelle emana un odore forte.
Non è un cane aggressivo, quindi non è adatto a fare la guardia.
Non è adatto ai bambini piccoli in quanto potrebbero non trattarlo con le dovute maniere rischiando di procurargli problemi di salute.
Da tenere in considerazione è il costo del carlino, non solo per l’acquisto, ma anche per il mantenimento, e per le spese veterinarie, che sono piuttosto elevate.

Addestramento e attitudini:
è molto intelligente, ma è testardo e cocciuto, potrebbe non fare sempre ciò che gli chiediamo; alcuni carlini faticano ad imparare dove gli è concesso fare i bisognini.

Alimentazione:
è soggetto ad intolleranze e allergie alimentali, e ingrassa facilmente, quindi bisogna prestare particolare attenzione a questo aspetto.

Toelettatura e mantello:
Le “rughe” vanno pulite quotidianamente per evitare infezioni con prodotti appositi, anche le orecchie e gli occhi vanno puliti spesso.

Salute:
Tra le patologie tipiche della razza ci sono le ocuolopatie, e altri problemi  agli occhi. è soggetto alla lussazione della rotula,al palato molle allungato, narici strette, ampiezza tracheale ridotta, problemi alla spina dorsale, allergie, collassi tracheali, encefalite del carlino, problemi epatici….
Le ghiandole perianali potrebbero intasarsi  più frequentemente rispetto ad altre razze, quindi bisogna tenerle sotto controllo, e all’ occorrenza portarlo dal veterinario per farle svuotare.

Club di razza:

Associazioni rescue:

N.B. in questa pagina si è cercato di scrivere per quanto possibile le caratteristiche della razza; va' però ricordato che ogni soggetto è a sé e che può presentare delle differenze con le caratteristiche descritte nella scheda.


E vietata la riproduzione del testo, o parti di esso, e delle immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.

venerdì 6 giugno 2014

Dogo Argentino…..amore a prima vista


 Ho deciso di raccontarvi  la mia storia per presentare questa razza ancora così poco conosciuta: il Dogo Argentino.

Eva e la neve (02-2012)

Non sono molto brava a scrivere, perciò, per rompere il ghiaccio, inizierò  con la definizione data da  Wikipedia sulle origini del Dogo:

Il Dogo Argentino è una razza canina molossoide di tipo dogue selezionata nella regione di Còrdoba in Argentina. La razza è frutto del lavoro di Antonio Nores Martínez, con la collaborazione del fratello Augustín e del padre Antonio, nei primi decenni del XX secolo. Lo scopo che si erano prefissi era quello di creare un cane adatto alla caza mayor, cioè alla caccia alla grossa selvaggina nell'ambiente delle pampas argentine: puma, pecari, e cinghiali. La base da cui partirono fu il perro de Pelea Cordobes, una razza locale, incrocio di bulldog, bull terrier e mastini, utilizzata per i combattimenti. Per migliorarne le caratteristiche fisiche e affinarne le capacità venatorie il perro de Pelea Cordobès venne incrociato con l'alano, il dogue de Bordeaux, il cane da montagna dei Pirenei, il levriero irlandese ed il pointer. La nuova razza venne fissata verso il 1928, lo standard pubblicato nel 1947, ed il riconoscimento ufficiale giunse nel1964 per l'Argentina, e nel 1973 a livello internazionale. Inizialmente classificato tra i segugi e cani da pista di sangue, attualmente si trova inserito nel gruppo 2 (molossoidi) dalla Federazione cinofila internazionale. Questa razza faceva parte di quelle elencate nella lista delle razze canine pericolose, che è stata eliminata grazie ad un'ordinanza del 3 marzo 2009. 
(Fonte: Wikipedia)


Proprio grazie a queste liste e ad articoli sui giornali ho iniziato a sentir parlare di questa razza.
Sapevo che il soprannome datole era: “ Cani Killer” perché sono cani che, quando attaccano, non mollano la presa per nessun motivo. Essendo  infatti cani da caccia  grossa e lavorando in branco, se solo uno di loro dovesse mollare la presa, anche gli altri sarebbero spacciati! Sono capaci di farsi mordere su una zampa in modo da poter tenere l’avversario occupato e attaccare a loro volta direttamente sul collo.
Hanno una soglia del dolore elevatissima!!
Ero perciò un po’ spaventata ma mi sentivo pronta per sfatare il brutto nomignolo abbinato a questa razza.
Ho iniziato ad acquistare libri, a leggere blog e a vedere documentari in TV spinta dalla voglia di fare del mio meglio!! Ho studiato a fondo questa razza e, ora che la mia Eva ha 3 anni e 5 mesi è equilibrata, ubbidiente ma soprattutto non si è mai mangiata nessuno!!!
Devo ammettere che non è stato facile: il Dogo dimostra il suo gran carattere già a 30 giorni di vita. Non è infatti una razza per chiunque. Se mal cresciuto in tenera età può arrivare ad essere da adulto un cane pericoloso.
Anche io  ho avuto momenti difficili intorno agli 8/10 mesi in cui ha tentato più volte di affermare la sua forte personalità...per fortuna senza riuscirci. Ho capito subito che era importante porgli dei limiti, sempre con voce soave e ferma, senza mai  castigarla con punizioni fisiche.

Ma torniamo indietro di qualche anno: al 3 aprile 2011.
Sono andata a prenderla insieme a mio marito e a mia figlia allora tredicenne. Aveva 80 giorni, era un batuffolo bianco. Appena ci ha visto si è fermata, ci ha guardato e si è infilata sotto le mie gambe! Si, ha scelto proprio me....amore a prima vista!! Ha cominciato a piangere e mi è saltata in braccio. Ho detto subito: “ la voglio!”
Arrivati a casa, si è sdraiata sul suo nuovo lettino senza quasi  più scendere come se ci fosse sempre stata! 

Eva (04-2011)

 Ha dormito tutta la notte senza né piangere né salire in camera da letto.
Il tempo è passato in fretta e terminati i vaccini ho iniziato subito a portarla  a spasso. Avendo però vissuto i suoi primi 3 mesi in campagna era spaventata dai rumori. Fortunatamente sono riuscita presto, con tanta pazienza, a darle sicurezza e ha iniziato a socializzare con tutti gli umani e tutti i cani della mia zona. 

Eva & Tea (28-1-2014)


Ne ho approfittato anche io: ho fatto tante nuove amicizie che , senza di lei, non avrei mai avuto. Abbiamo creato un gruppo  di 5 umani e la bellezza di 8 cani. Ci incontriamo tutti i pomeriggi per fare lunghe passeggiate e ovviamente  far giocare insieme i nostri amici a 4 zampe. Eva si comporta molto bene è socievole e giocherellona. 

(28-01-2014)


Ho imparato però che prevenire è meglio che curare... non mi sono mai permessa di lasciarla libera in luoghi non predisposti e se un branco di bambini mi si avvicina per accarezzarla, li blocco,  dico ai bimbi di non urlare o alzare le mani e faccio avvicinare Eva a loro in modo da permettergli di annusarli e di farle capire che sono innocui.  Poi, finalmente, la possono accarezzare.
Quando leggo articoli sulle aggressioni dei cani nei confronti dei bambini, sono convintissima che il problema è sempre l’incompetenza, l’ignoranza ma soprattutto la presunzione dei padroni!!
Il Dogo Argentino non è un Cane Killer, ma , come tutti i cani, non ama che qualcuno invadi il suo spazio! Ecco perché è importante saper leggere il linguaggio del suo corpo e capire se la si sta infastidendo! Per fortuna, avvisa sempre prima di mordere, arriccia il naso mostrando i denti  (sia che si tratti di persona o che si tratti di animale) come per dirti: “ hei, io ti sto chiedendo di lasciarmi in pace, ma se non lo fai giuro che ti parto!! “  Oltretutto è un cane molto sensibile, più di quanto si possa immaginare, tanto che quando lo si sgrida si rischia di iniziare una silenziosa guerra di offese e rimpianti: è capace di andarsene a cuccia e di non “rivolgerti parola” per ore!
Con i suoi occhi a mandorla truccati in maniera permanente con la matita nera, ha uno sguardo che non lascia scampo!
Sa bene quello che vuole e se non le va di fare una cosa si spataflascia per terra a mo’ di formula 1 …e non schioda!!
Il Dogo Argentino è un cane robusto ma che crede di essere un Chihuahua! Ha infatti letteralmente bisogno del contatto fisico con il proprio padrone! Eva, con questa scusa, è riuscita a conquistare un divano due posti a cui, se quando era piccola lo condividevamo, raggiunti i 40 kg ho dovuto rinunciare, battendo la ritirata e lasciando che il nostro divano diventasse solo suo

Eva (01-2012)

 Ora abbiamo cambiato divano e non gli permettiamo più di salirci, ma in compenso, ha un  nuovo cuscinone che ha gradito subito, l’importante è che lo posizioni letteralmente sui nostri piedi ( ricordate?...contatto fisico!).
Anche quando è sdraiata per terra e sembra addormentata Eva (ma il Dogo in generale)  non toglie mai lo sguardo dal padrone. Ti tiene costantemente sotto controllo con mezzo occhio aperto senza, ovviamente, muovere un muscolo. 

Eva (07-2011)

  Io lo definisco più che un “cane da guardia”, una “guardia del corpo”. Una volta che ha permesso ad eventuali ospiti di entrare in casa, si mette sul suo cuscinone buona buona e , con il sopra citato mezzo occhio aperto li controlla a vista!!
Anche per strada, come già accennato prima,  il suo atteggiamento non cambia. Ha sempre quell’aria di superiorità, è infatti perfettamente cosciente della sua prestanza fisica.
Ma normalmente non cerca mai la rissa con i suoi simili, specialmente se dimostrano subito rispetto nei suoi confronti.  In caso contrario, ad Eva le basta una ringhiata per mettere in fuga l’avversario! Avrete sicuramente capito che il Dogo è un pigrone e visto che litigare richiede uno spreco di energie, meglio evitare!!
Il Dogo Argentino è pieno di dolcezza nei confronti della sua famiglia, e se ha problemi di comportamento senza alcun dubbio sono i suoi umani che hanno sbagliato!
Adoro questa razza, adoro Eva e la mia vita con lei in casa è sicuramente migliorata. Con lei ho imparato ad avere autocontrollo, e a mantenere la calma anche in situazioni più difficili.
Ho imparato a comunicare senza dover aprire bocca. Riesco ad interagire con lei in maniera perfetta. Tutto questo ha migliorato anche il rapporto con mio marito e mia figlia.
Specialmente mia figlia, ora sedicenne, è contenta perché finalmente si è liberata (grazie agli impegni che ho con Eva) dalla mia soffocante e  costante presenza.
Insomma è proprio il caso di dire: “ Se non ci fosse questa razza - in particolare se non ci fosse Eva -  bisognerebbe inventarla!!”


Paola 

martedì 3 giugno 2014

Un nuovo cane, tutto ciò che serve

La decisione di prender un cane deve essere ben ponderata; e anche dopo aver deciso (e aver deciso la razza) , spesso ci ritroviamo a dover attendere ancora un po' prima che il cucciolo o il cane adulto siano adottabili...l'attesa spesso è difficile, perché dopo tanto tempo vorremmo poter già avere il cagnolone in casa nostra... nel frattempo che l'aspettiamo possiamo occupare il tempo in maniera costruttiva, procurandoci già ciò che che serve, e prendendo alcune decisioni importanti!

cuccioli meticci, Tequila e il suo fratellino


- decidere gli spazi: vi conviene già decidere dove dormirà il cucciolo, dove sistemare le ciotole, dove potrà giocare ecc. perché una volta scelti i suoi spazi è opportuno non modificarli: i cani sono abitudinari e spostare continuamente le cucce e ciotole potrebbe essere destabilizzante per loro, e dato che ha subito già un cambiamento importante meglio non confonderlo ulteriormente.
Destinate uno spazietto o una stanza a lui, dove potrà restare quando è solo senza far danni o farsi male, quindi scegliete una stanza possibilmente vuota, senza mobili da rosicchiare, senza divani su cui salire, e soprattutto senza oggetti piccoli che potrebbe ingoiare. Fate particolare attenzione a piante e prese elettriche (non lasciate spine attaccate); potreste procurarvi un recintino per cani, vanno bene anche quelli per roditori, nel caso di un cucciolo o un cane di piccola taglia.

-ad ognuno i suoi spazi, almeno finché sarà cucciolo (vale anche per il cane adulto)  e non avrà imparato bene le gerarchie e a rispettarvi, è opportuno il cane rispetti i vostri spazi, che sappia cosa è concesso e cosa no, senza eccezioni.
Quindi, dovrà imparare fin da subito a dormire nella sua cuccia (inizialmente meglio non farlo dormire nel nostro letto) e a mangiare dalla sua ciotola; non deve essere dato cibo da tavola e dovrà imparare a rispettare le nostre cose (quindi non si possono rosicchiare le nostre scarpe).

-alimentazione: è corretto documentarsi dall'allevatore (o dal precedente proprietario) sull'alimentazione del cucciolo al momento dell'adozione, e procuravi lo stesso alimento; non cambiate repentinamente, ma aspettate almeno un paio di settimane. Il cambio andrà fatto gradualmente mischiando la nuova alimentazione con quella vecchia; cambi improvvisi, e fatti da subito, potrebbero creare dei problemi intestinali, e soprattutto non riuscirete a capire da cosa sono dovuti.

-giaciglio: procuratevi un cuscinone o una cuccia morbida che sistemerete in un posticino tranquillo, ma non troppo isolato. Per far sentire meno solo e disorientato il cucciolo fatevi lasciare una copertina  (va bene anche uno straccio) dall'allevatore che avrà tenuto per un paio di giorni nella precedente cuccia: il cane sentirà i profumi di mamma e fratellini e della vecchia casa. Se non è possibile mettete nella cuccia un vostro maglione vecchio (usato) in modo che il cane senta almeno il vostro odore.

-ciotole: procuratevi delle ciotole semplici (senza troppi fronzoli) facili da lavare, meglio quelle in acciaio perché il cucciolo non potrà distruggerle giocandoci. compratene 2, una per l'acqua e una per la pappa, e potere anche prendere una tovaglietta da mettere sotto le ciotole, ma fate attenzione aderisca bene al pavimento altrimenti il cane potrebbe giocarci rovesciando il contenuto delle ciotole a terra.

- collare, guinzaglio, pettorina: questi è meglio acquistarli andando con il cane per prendere le misure corrette, facendogliele provare. Tenete in considerazione che il cucciolo cresce quindi pendete un collare o una pettorina che si possano poi allargare.

- giochi: non riempite la casa di giochi; acquistatene uno o due, e fate attenzione siano giochi sicuri e abbastanza grandi da non essere ingoiati e senza parti che si stacchino o che si rompano.

-tappetini assorbenti se il cane vivrà in casa, soprattutto se è cucciolo, potrebbero tornarvi utili (ma non è indispensabile usarli, potreste insegnare fin da subito al cane a sporcare fuori).

- spazzole: dovrete acquistarne una o più in base al tipo di pelo del cane, ma vi consiglio, soprattutto se il cane non è abituato a farsi spazzolare, di procurarvene una a setole morbide da utilizzare più che altro per accarezzare il cane ed abituarlo così al nuovo oggetto, in modo che lo associ a qualcosa di piacevole.

-salviettine per cani: per pulire il cane...vi serviranno sicuramente, e inizialmente sarà meglio non fargli il bagno.

-detersivo per pavimenti sembra una cosa banale, ma è meglio utilizzarne uno igienizzante (inizialmente avrete molte pupù e pipì da raccogliere) senza ammoniaca (perchè li stimolerebbe a sporcare ancora di più in quanto ha componenti simili alla pipì); se non trovate un prodotto "naturale" meglio risciacquare il pavimento dopo il normale lavaggio.

-trasporto in auto: visto che il primo viaggio verso casa lo farà proprio in auto, il consiglio è decidere fin da subito come trasportare il cane, il metodo migliore è senza dubbio il kennel. Quando lo acquisterete prendetelo già della misura che servirà quando sarà adulto. Vi rimando a questo articolo per chiarirvi le idee riguardo al trasporto in auto

Erica

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