giovedì 27 ottobre 2016

scatta un selfie!



Scatta anche tu un selfie con il tuo cane e inviacelo alla nostra mail lesguinzagliate@gmail.com o sulla nostra pagina fb , e noi lo pubblicheremmo nel nostro blog 

mercoledì 26 ottobre 2016

Intervista alla trucca-bimbi Chiara Saccomandi

Ciao Chiara, grazie per aver accettato l'intervista. 
Noi ci siamo conosciute alla manifestazione Con fido in PET 2 dove durante la giornata hai truccato i bimbi (e due presunte adulte un po' svalvolate).

Ovviamente non potevano non farci truccare anche noi:

Erica
Camilla
Quando è nata la tua passione per il trucco e come hai deciso di intraprendere questo hobby? 

Ciao! La mia passione per il trucco è nata qualche mese fa, anche se mi è sempre piaciuto disegnare. Un giorno, per caso, mia figlia Veronika ha fatto da modella ad un corso di facepainting e da quell'istante mi sono innamorata di questo mondo.

Fai solo la trucca bimbi o ti occupi anche di altri tipi di trucco? 

Per ora trucco solo i bimbi ( o qualche adulto ) un domani chissà... magari sperimenterò anche il body painting...

Quali soggetti preferisci disegnare? 

Adoro disegnare coroncine o comunque cose che riguardano principesse, dove posso sbizzarrirmi con glitter, gemme e brillantini!



E' difficile lavorare con i bimbi? 

No, non lo è, anzi... li adoro! Infatti ne ho 3.


I figli di Chiara presenti alla manifestazione.
Veronika e Gianluca

Sappiamo che hai una numerosa famiglia a 4 zampe, ti va di presentarcela? 

Ho 2 cani, Lucky e Zeus (oltre ad 1 gatto, 2 criceti ,1 tartaruga ,5 cocorite,4 galline ,3 pesci e 5 coniglietti nani.

 Lucky e Zeus





Grazie mille Chiara per la disponibilità, l'augurio per te è che questa tua meravigliosa passione possa portarti sempre maggiori soddisfazioni!

Le Sguinzagliate

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venerdì 21 ottobre 2016

Bulldog Americano

Sicuramente ci ricordiamo di Spike, l'acerrimo nemico di Tom del cartone animato Tom&Jerry.
Lui è proprio un bulldog americano.
In Italia questa razza non è molto conosciuta in quando non riconosciuta dalla F.C.I., ma se ne possono comunque vedere qualche raro esemplare anche nel nostro Paese.
Immagine presa dal web.
Standard ACK


Altezza: Maschi devono variare tra i 60,96 (24 pollici) e i 68,58 cm (27 pollici) al garrese .
               Femmine devono variare tra i 55,88 (22 pollici) e i 63,5 cm (25 pollici) al garrese.

Peso: Maschi devono variare tra  i 40,82 (90lbs) e i 49,9 kg. (110lbs).
               Femmine devono variare tra i 31,75 e 40,82 kg.(da70 a 90 lbs).

Varietà:
Esistono principalmente due varietà Johnson e Scott dai nomi dei creatori delle prime linee di sangue. La linea Johnson è considerata più da expo, con teste massicce e corte e pesanti sugli arti. 
La linea Scott invece si potrebbe dire più da lavoro, anche se pesante sugli arti è comunque molto agirle.

Per chi è adatto:
Non è un cane adatto a tutti, ha un carattere forte e necessita un proprietario che sappia tenergli testa. Non è adatto alla vita d'appartamento, per lui è meglio avere a disposizione anche un giardino. Molto legato al proprietario e coccolone. E' un cane da guardia e da difesa e va vissuto come tale.

Addestramento e attitudini:
Necessita di una buone educazione e socializzazione fin da cucciolo, come già scritto è un cane da guardia e da difesa.

Toelettatura:
 Avendo il pelo corto, la sua toelettatura non è molto impegnativa.

Club di razza:

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Hai un bulldog americano? inviaci le foto saremo felici di pubblicarle.

Hai trovato delle imprecisioni nel nostro articolo? segnalacele!


N.B. in questa pagina si è cercato di scrivere per quanto possibile le caratteristiche della razza; va' però ricordato che ogni soggetto è a sé e che può presentare delle differenze con le caratteristiche descritte nella scheda.

mercoledì 12 ottobre 2016

Con fido in PET 2 : arrivano le foto!

Come forse saprete abbiamo partecipato con il nostro stand alla manifestazione Con fido in pet 2 svoltasi a San Polo di Piave -Tv- domenica 9 ottobre 2016.


Abbiamo scattato numerose foto che stiamo pubblicando pian piano sulla nostra pagina Facebook 
Se avete anche voi delle foto che volete veder pubblicate, inviatecele al nostro indirizzo email: lesguinzagliate@gmail.com

Stiamo realizzando alcuni articoli con interviste e curiosità sull'evento.

Continuate a seguirci!

lunedì 10 ottobre 2016

La muta del pelo: come affrontarla

Il pelo e la termoregolazione.

I peli dei mammiferi rivestono un ruolo fondamentale nella coibentazione, servono cioè a mantenere la temperatura, regolata dal sistema circolatorio. I peli servono quindi a difendersi dalle temperature troppo alte e soprattutto da quelle troppo basse.

Stelo del pelo.


Il pelame nella maggior parte dei mammiferi dotati di folta pelliccia è costituito generalmente da peli di due tipi diversi. I primi generalmente di lunghezza maggiore, robusti, relativamente rigidi e assottigliati in punta e formando la cosiddetta giarra , che spesso è la sola parte di pelliccia esteriormente visibile ed è generalmente uguale sia in estate che in inverno.
Al di sotto della giarra invece è presente un altro strato di pelo, la lanugine o borra, più folta, più morbida e con la funzione di isolamento termico. Questo strato varia a seconda delle stagioni: in estate è praticamente assente mentre in inverno ha il suo maggior sviluppo, al punto da oltrepassare la giarra (solo in alcune specie di mammiferi), comportando un cambiamento cromatico dell'animale a seconda delle stagioni, come nel caso del camoscio e del capriolo.

Follicolo pilifero


La muta.

La maggior parte delle razze canine e feline fa la muta con l'avvicinarsi della bella stagione.
Come dicevamo prima, il pelo funge da termoregolazione. In primavera/estate il cane perde il sottopelo (lanugine o borra) che serve a proteggere il cane dal freddo e dalle intemperie.
Il motivo invece per cui non perde la giarra è perchè questa serve per proteggere la cute del cane dal sole (gli animali si scottano sotto il sole proprio come noi), dallo sporco e dai parassiti: ecco perchè  è sbagliato tosare il cane e il gatto: li priveremmo di una loro protezione naturale! Solo per le razze con pelo molto lungo è possibile accorciarlo un po' per facilitarne la gestione, ma senza compromettere il benessere dell'animale.
Si possono verificare delle mute fuori stagione, solitamente le cause sono dal ricercarsi nell'ambiente in cui il cane vive; se passano molto tempo all'interno delle abitazioni il sottopelo non gli sarà necessario e potrebbe perdere pelo anche in inverno.Altre cause possono ricercarsi in problemi legati allo stress o ancora agli ormoni come ad esempio in seguito ad una gravidanza.

Sheena perde una montagna di pelo... e quindi va spazzolata regolarmente!

C'è chi non fa la muta.

Esistono delle razze che non perdono pelo e che si rivelano quindi essere particolarmente adatte per persone che non sopportano avere la casa piena di peli.
Questi cani hanno il pelo a crescita continua, allo stesso modo dei capelli umani, e perdono solo qualche pelo (alcuni esempi sono i levrieri afgani, i maltesi, i barboni...).
Tali razze richiedono però maggiori cure nella gestione del pelo.

Un' altra categoria che tendenzialmente non perde molto pelo è quella delle razze a pelo duro (come ad esempio il griffon de bruxelles e gli schnauzer). Queste razze hanno bisogno tuttavia di un aiutino per eliminare il pelo morto, vanno quindi portati dal toelettatore e fatti strippare. Per questa operazione eviterei il fai da te, perché se non fatto correttamente può diventare doloroso per il cane.


Zoe.


Come gestire la muta del pelo.

La muta del pelo è una situazione molto spiacevole per noi umani che ci ritroviamo casa e vestiti pieni di peli, ma forse non sapevate che può provocare fastidi anche agli animali che la subiscono. Alcuni cani provano prurito durante questo periodo e il pelo staccato se non rimosso tende a soffocare la cute provocando ad esempio forfora, dermatiti e micosi.
E' importante spazzolare il cane e il gatto quotidianamente per rimuovere l pelo morto ed evitare si infeltrisca, inoltre la spazzolatura stimola la circolazione sanguigna migliorando il benessere della cute e del pelo.
Bagni frequenti durante questo periodo aiutano a facilitare la rimozione veloce del pelo morto.

Neve, samoiedo dopo le spazzolature durante la muta con il suo sottopelo.


Come scegliere la spazzola giusta
Per i manti a pelo corto è indicata una striglia o spazzola con i denti in gomma che oltre a rimuovere il pelo morto massaggia delicatamente la cute del cane.
I manti sottili e lunghi vanno inizialmente pettinati delicatamente con dei pettini a denti rotanti, per sciogliere i nodi, per poi passare al cardatore. Esistono in commercio anche dei prodotti spray o degli olii che aiutano a sciogliere più agilmente i nodi.
I cani con folto sottopelo vanno spazzolati più volte con il cardatore e se necessario esistono anche dei pettini simili a rastrelli con i denti di lunghezze diverse per un azione più profonda.

Un aiuto anche per i gatti.
I mici tendono a pulirsi il pelo da soli ma questo non deve sostituire le nostre spazzolate: leccandosi infatti ingeriscono grosse quantità di pelo che poi non riescono a digerire e tendono a rigurgitare.
Per risolvere questo problema, oltre a spazzolarli frequentemente, possiamo dare degli integratori a base di malto che si possono trovare in commercio e per i quali non è richiesta ricetta, ma sarebbe opportuno chiedere al veterinario di fiducia di consigliarci quello più adatto al nostro micio.
Si trovano in tubetto sotto forma di pasta, solitamente sono molto appetibili e i gatti li assumono volentieri, ma qualora facesse fatica ad apprezzarlo basterà mettergliene un po' sul dorso della zampa, e sentendosi sporco si leccherà assumendo il prodotto.

Ricordiamoci di abituarli fin da piccoli a farsi manipolare e spazzolare!

Erica

E' vietata la riproduzione del testo, o parti di esso, e delle immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.

Fonte: la parte riguardanti le funzioni del pelo sono in parte tratte da Wikipedia
I disegni del pelo e della sezione del pelo e del follicolo pilifero sono state fatte da me andando a ripescare nei vecchi appunti di anatomia.

sabato 1 ottobre 2016

Insegnamo al cane a nuotare

Negli ultimi anni sempre più spiagge e laghi acconsentono l'accesso ai nostri amici pelosi, ma contemporaneamente stanno nascendo anche delle piscine a loro dedicate che svolgono dei veri e propri corsi per il binomio oltre che di fisioterapia.
In questo articolo vedremo come avvicinare i cani al nuoto.
Alcune razze canine amano particolarmente l'acqua, come ad esempio barboni, labrador e terranova (in particolare le razze appartenenti al gruppo 8), e alcune di queste vengo impiegate anche nel come cani da salvataggio: in alcune nostre spiagge li potremmo ammirare all'opera come cani bagnino.
Non tutti i cani però amano naturalmente questo elemento, alcuni potrebbero esserne intimoriti, altri invece hanno una struttura fisica che non permette un facile galleggiamento, come ad esempio il bulldog.

Il nuoto fa bene a muscoli e articolazioni, ma proprio come per noi umani, se il cane non è abituato a fare questo sforzo potrebbe avere dolori muscolari da sovraccarico, quindi è bene non farli esagerare.

Possiamo abituare il cane all'acqua munendoci di una piscinetta o andando in un lago con la sponda molto dole e lunga. Non dobbiamo mai sforzare il cane ad entrare in acqua né tanto meno trainarcelo dentro.


In piscinetta:

Procuriamoci una piscinetta resistente con le sponde non troppo alte (quelle gonfiabili non vanno bene perché si potrebbero bucare con le unghie); per sicurezza potremmo comprarne di apposite: ne esistono in commercio anche per cani. Dobbiamo scegliere la misura più adatta al nostro amico, se abbiamo un cane molto piccolo sarà più semplice trovare dei recipienti adatti a questo scopo (come ad esempio dei piccoli catini in plastica).
Mettiamoci poca acqua a temperatura ambiente, in modo che immergano solo le zampine.
Possiamo invitarlo ad entrare ad esempio lanciandoci dentro la sua pallina preferita, e una volta che sarà entrato non dovremmo dimenticarci di lodarlo moltissimo.
Non tutti i cani però saranno così coraggiosi da entrare ai primi tentativi, in quel caso potremo sederci noi all'interno della piscinetta e giocare con palline e altri giochini mostrandoci divertiti.
Una volta che il cane avrà preso confidenza con l'acqua, aumentate gradualmente la quantità del liquido presente al suo interno.
E' importante non obbligare mai il cane ad entrare spingendolo dentro e non dobbiamo spruzzargli acqua addosso, in quanto gli creeremo solo inutili paure.

Al lago \ mare.

Dobbiamo trovare un lago o una spiaggia che abbiano la sponda bassa; vanno bene anche torrenti e fiumi, purché l'acqua non sia turbolenta. Vi consiglio di munirvi di pettorina e longhina, il cane potrebbe inoltrarsi in acqua più fonda e non riuscire più a tornare a riva, quindi è bene stare in sicurezza. Per i cani con fisico non adatto al nuoto come ad esempio i carlini, potete procurarvi gli appositi giubbottini di salvataggio, che gli permetterà di galleggiare più agilmente.
In acqua è meglio non lanciare i giochini perché la corrente potrebbe portarli al largo e il cane potrebbe cacciarsi in qualche guaio nel tentativo di recuperarli; quindi se decidiamo di usarli potremo legare anche quelli, oppure entrando in acqua potremo portarceli dietro per giocare al tira e molla in modo da far restare il cane vicino a noi. Entrate anche voi in acqua e divertitevi, sarà il modo migliore per convincere il vostro amico a raggiungervi.
Un ottimo stimolo per convincere anche i meno coraggiosi potrebbe essere quello di andare in acqua in compagnia di altri amichetti pelosi, il vostro cane vedendo che gli altri cani entrano senza problemi in acqua e si divertono potrebbero avere uno stimolo in più per raggiungervi.
E' importante fare le cose per gradi e non costringere mai il cane ad entrare in acqua. Non trascinatelo dentro, non tirategli acqua, come già scritto rischierete solo di aumentare le sue paure; prima di raggiungere l'acqua più fonda aspettare che il cane si senta a suo agio nell'acqua bassa.

Pazienza.

Pazienza è la parola d'ordine, alcuni cani saranno entusiasti di questo nuovo elemento, ma la maggior parte dei cani impiegherà molto tempo a prenderci confidenza, altri si limiteranno a restare dove toccano, alti ancora non impareranno mai ad apprezzarlo veramente.
Se farete le cose con infinita pazienza un giorno i vostri pelosetti potrebbero stupirvi, come Greta che è entrata per la prima volta in acqua a 8 anni e mezzo in una afosa giornata, vedendo che noi ci divertivamo a sguazzarci dentro.

Precauzioni.

Dobbiamo fare attenzione agli sforzi eccessivi perché potremmo comunque incorrere nel colpo di calore, inoltre anche l'acqua troppo fredda potrebbe provocare problemi di salute.
Soprattutto per i cani con pelo poco folto e cute chiara dovremmo utilizzare creme con protezione solare (usiamo solo quelle apposite per cani) per evitare si scottino la cute.
E' importante non dare da mangiare al cane per molte ore prima del bagnetto.





E vietata la riproduzione del testo, o parti di esso senza riportarne la fonte o chiederne il consenso. L'immagine di questo articolo è presa dalla rete, se viola in qualche modo dei copyright, la rimuoveremo senza esitare.
Erica.