sabato 24 dicembre 2016

Natale consapevole

Durante il periodo delle feste vengono acquistati all'incirca 350 mila cani e gatti, e purtroppo la maggior parte di questi viene abbandonata. 
Sappiamo che regalare un cucciolo potrebbe sembrare la sorpresa migliore che si possa fare. Però non è così: molte volte questo regalo diventa troppo impegnativo per chi lo riceve e comporta sacrifici che non tutti sono disposti a sostenere. 
A Natale potreste fare un regalo diverso, come ad esempio un' adozione a distanza, e chissà che in quell'occasione non nasca l'amore per uno di loro e una futura adozione consapevole che sarà poi per sempre. 
Un' altra idea potrebbe essere regalare agli amici con cani un pacchetto di lezioni in un centro cinofilo. Per i più piccoli meglio optare per un pupazzo piuttosto che un cucciolo, perchè molto spesso, una volta finito l'entusiasmo iniziale, potrebbero smettere di interessarsi a quest'ultimo e tutti le enormi responsabilità e gli impegni ricadranno sui genitori.
Auguriamo quindi a tutti un Natale consapevole!!

Le Sguinzagliate


mercoledì 21 dicembre 2016

Cacciatore si spara accidentalmente, gli animalisti festeggiano

Girovagando su facebook mi sono imbattuta in una notizia condivisa da un associazione animalista, di cui vi riporto il link:
http://www.nonsoloanimali.com
Pare che ad un cacciatore, a causa di una caduta, siano partiti accidentalmente due colpi e si sia ferito mortalmente.
Per quanto io non approvi la caccia moderna praticata per sport, non mi permetterei mai di festeggiare per la morte di qualcuno, che sia essere umano o animale; ma a quanto pare la maggior parte delle persone che hanno commentato quel post non la pesano come me.
 Uno in meno
  Bene....tutti la stessa fine dovete fare
 BENE !MI FA' PIACERE!!!!!!
Questi sono solo alcuni dei commenti, e non sono neppure i peggiori, vi riporto il link per poter visualizzare direttamente la pagina fb. Traete da voi le conclusioni, e in ogni caso vi ricordo che il Karma tanto citato nei commenti vale anche per la cattiveria espressa dall'essere umano.
Vi lascio con una citazione; pensateci prima di augurare del male a qualcuno...
Ognuno è responsabile di ciò che accade e ha il potere di decidere che cosa vuole essere. Quello che siete oggi è il risultato delle vostre decisioni e scelte passate. Quello che sarete domani sarà il risultato delle vostre azioni di oggi.
(Swami Vivekananda)

I vostri selfie: Stefania e Prince

Stefy con il suo fidato amico Prince


Continuate ad inviarci i vostri selfie! Potete postarli nella nostra pagina facebook 
Le Sguinzagliate oppure spedircele via mail a lesguinzagliate@gmail.com

sabato 17 dicembre 2016

TANC (CANT): che cos'è, in cosa consiste e perché è opportuno tenerlo in grande considerazione

Il TANC (per esteso test attitudini naturali per cani conduttori) è riservato alle razze da pastore conduttori del bestiame, esclusi border collie, di minimo 6 mesi d'età e su soggetti in cui vi sia l'assenza di un addestramento preciso.
Questo test ha la funzione di evidenziare le qualità naturali del soggetto e le sue attitudini al lavoro.
E' suddiviso in due parti: la prima riguarda le doti caratteriali del soggetto e la seconda la sua attitudine alla conduzione del bestiame.
Per spiegare più chiaramente le due sezioni vi inserisco la scheda della prova affrontata ormai qualche anno fa da Naily.


Come potete vedere, nella prima parte la valutazione riguarda l'atteggiamento nei confronti di altre persone, nei confronti di altri cani e nei confronti di oggetti particolari. Viene poi valutata una piccola condottina al guinzaglio, il movimento, un piccolo salto ed infine il richiamo.
La seconda parte prende invece in considerazioni le attitudini naturali vere e proprie del cane da pastore, primo fra tutti l'interesse verso il gregge. 

Vorrei fare ora una piccola considerazione su questo particolare test.
Siamo alle soglie del 2017 ed è chiaro che ormai quasi nessuno ha a casa propria del bestiame da governare. Ma mi sembra giusto far notare che congiuntamente all'attitudine del cane da pastore di condurre le pecore, esso porta con sé anche tutta una serie di caratteristiche caratteriali che lo contraddistinguono.
Il forte desiderio di collaborare con il proprio compagno umano è una di queste caratteristiche, e può essere sfruttata anche ai giorni nostri. 
Questo è il vero motivo per cui credo profondamente che le attitudini di queste razze debbano essere salvaguardate e auspico che si continui a ricercare per gli accoppiamenti soggetti che ne siano in possesso.
Rifiutarsi di ricercare queste particolari doti, prendendo in considerazione esclusivamente i titoli di bellezza vinti da un determinato cane è,  non me ne vogliate, poco giudizioso nei confronti dell'acquirente di un cucciolo. Quest' ultimo si rivolge a noi perché interessato (si spera) al carattere della razza che sta per acquistare, e l'unico modo che abbiamo per dargli garanzia di quello che sta cercando è quello di fornire i test caratteriali sui genitori del cucciolo. 
E' opportuno quindi prendere in grande considerazione il TANC e utilizzarlo nella selezione dei cani da pastore, per continuare a mantenere vive quelle doti che li hanno resi tanto preziosi nei secoli scorsi e che ancora oggi ne fanno dei meravigliosi compagni di vita.

Camilla

venerdì 25 novembre 2016

La tutela giuridica degli animali d’affezione in Friuli Venezia Giulia


Recentemente ho affrontato una discussione sulle normative in vigore riguardanti la registrazione del cane in anagrafe canina e dell’immissione del microchip. Queste norme non sono le stesse in tutta Italia, io vi riporto quelle riguardanti il Friuli Venezia Giulia, regione in cui risiedo.
Sul sito della regione trovate comunque tutte le informazioni utili ( regione.fvg ).

Il regolamento è entrato in vigore il 9 luglio 2015 e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è la prima ad aver fissato delle normative dettagliate riguardanti la tutela degli animali domestici.



Qui di seguito una piccola sintesi con le norme:

  • I cani detenuti in appartamento devono uscire in passeggiata almeno due volte; i cani custoditi in recinto, almeno una volta [...]
  •  I recinti per i cani non devono essere inferiori a 15mq. Ogni cane in più presuppone l'aggiunta di 6mq.
  • I cani e i gatti non possono essere lasciati in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all'interno dell'abitazione; non possono essere chiusi in rimesse o cantine. 
  • I cani non devono essere tenuti a catena fissa. E' ammessa la catena scorrevole solo nel caso in cui non sia possibile in altro modo evitare la fuga , ma solo per otto ore al giorno; il restante tempo il proprietario deve acconsentire al cane l'accesso nell'abitazione. 
  • I gatti che vivono all'esterno, devono poter accedere ad un riparo durante la notte e condizioni meteorologiche avverse; in caso di malattia deve essere garantito un ricovero sufficientemente riscaldato all'interno della casa. 
  • Va assicurata la pulizia giornaliera della lettiera. 
  • Devono essere garantite ai cani e ai gatti la cure sanitarie dal veterinario sia preventive (vaccini e antiparassitari) sia in caso in cui l'animale le necessiti per malessere. 
  • E' vietato detenere i pesci rossi nelle bocce sferiche.
  •  E’ vietato tenere qualsiasi tipo di uccello legato con la catena o con altro mezzo di contenzione che impedisca loro il volo libero.

 Nota Bene
Per chi non si attiene a queste ed altre disposizioni previste dalla legge e dal regolamento sono previste sanzioni e nei casi più gravi il ritiro d’autorità dell’animale.


Ora cerchiamo di capire come vanno iscritti cani, gatti e furetti nella banca dati regionale (BDR).

Cani:
Chi detiene un cane è tenuto, pena sanzione (da 100 a 600 euro), a registrarlo alla Banca dati regionale (BDR) dell'anagrafe canina:

  •  da parte del detentore della fattrice: entro il sessantesimo giorno di vita dell'animale 
  •  entro dieci giorni dalla data di acquisto o dell'inizio della detenzione per gli esemplari che non siano già registrati alla BDR o che siano di provenienza estera.
 Una volta registrato alla BDR, il detentore del cane ha l'obbligo di denunciare, pena sanzione (da 100 a 600 euro), al Comune di residenza:

  •  lo smarrimento del cane entro 5 giorni; 
  •  la sottrazione del cane, allegando copia della denuncia all'autorità giudiziaria entro 5 giorni;
  •  la cessione del cane a titolo oneroso o gratuito, comunicando contestualmente le generalità e l'indirizzo del nuovo proprietario entro 10 giorni; 
  • la morte del cane, allegando il certificato veterinario o quello del servizio pubblico o privato che ha curato il ritiro dell’animale entro trenta giorni, a meno che il veterinario libero professionista accreditato abbia provveduto alla registrazione del decesso per via telematica;
  • la variazione di residenza entro 30 giorni; 
  • la comunicazione nel caso in cui il detentore non possa per seri e comprovati motivi continuare a detenere il proprio animale d’affezione entro 10 giorni. 


Gatti e furetti:
La registrazione all'apposita anagrafe di gatti e furetti è obbligatoria solo per ottenere il rilascio del Passaporto Europeo e per i gatti delle colonie/oasi feline censite.
La registrazione di gatti e furetti può comunque essere effettuata su base volontaria da parte del detentore. In questi casi la registrazione comporta gli stessi obblighi e sanzioni previsti per la registrazione dei cani.

Il passaporto:
Il rilascio del passaporto per cani, gatti e furetti avviene al compimento del 3° mese di età.
Per poter andare all’estero, cani, gatti e furetti devono essere vaccinati contro la rabbia da almeno 21 giorni e tale vaccinazione deve essere riportata sul passaporto.

Accesso dei cani negli esercizi pubblici, commerciali e locali e uffici aperti al pubblico:
Il responsabile di un esercizio pubblico o commerciale o di un locale o ufficio aperto al pubblico può decidere di far accedere l’animale oppure di vietarne l’accesso. [...]
In caso di divieto di accesso ai cani il Responsabile deve inviare una comunicazione al Sindaco [...] (a mezzo di fax, raccomandata o posta certificata) e deve essere esposta all’entrata in modo ben visibile. Senza l’affissione della comunicazione al Sindaco il divieto di accesso effettuato con adesivi o altri metodi non è opponibile al pubblico ossia non può essere negato l’accesso.

L’accesso dei cani guida delle persone non vedenti, ipovedenti e ai diversamente abili è garantito negli esercizi pubblici, commerciali e locali e uffici aperti al pubblico.

Mezzi di trasporto pubblici:
E' consentito il libero accesso degli animali di affezione su tutti i mezzi di trasporto pubblico operanti nel territorio regionale; i detentori di cani sono obbligati a usare sia il guinzaglio che la museruola, a eccezione di quelli destinati all'assistenza delle persone prive di vista. E' concesso comunque l'utilizzo del trasportino in alternativa alla museruola. I gatti e i cani con particolari condizioni anatomiche, fisiologiche o patologiche che non possono far uso della museruola devono viaggiare all'interno di trasportini.
Il detentore che conduce animali di affezione sui mezzi di trasporto pubblico deve avere cura che gli stessi non sporchino o creino disturbo o danno alcuno agli altri passeggeri o alla vettura, pena risarcimento del danno causato.
Non è ammesso il trasporto di più di due cani per autobus.
L'animale può essere allontanato, senza diritto al rimborso del biglietto, a insindacabile giudizio del personale aziendale, in caso di notevole affollamento e qualora arrechi disturbo ai viaggiatori.


Per ulteriori info vi lascio il link del libricino in pdf

Erica





mercoledì 16 novembre 2016

ENCI contro la tassa sui cani non sterilizzati

Ci teniamo a condividere anche sul blog il comunicato che l'ENCI ha trasmesso in riferimento all'emendamento alla nuova legge di bilancio. La proposta sarebbe quella di tassare i proprietari o detentori di cani non sterilizzati e questo servirebbe ipoteticamente per finanziare le attività dei comuni contro il randagismo (ricordiamo che i Comuni pagano un tot al giorno per ogni cane accalappiato nel loro territorio e inserito in un canile convenzionato).

Il comunicato ENCI potete ritrovarlo a questo link.

L'opinione mia e di Erica coincide con quella dell'Ente della cinofilia italiana. 
Tassare i proprietari di cani non sterilizzati non è la soluzione ad un problema che ha che vedere con una cultura cinofila praticamente inesistente sul territorio nazionale e non certo con quell'una o due cucciolate all'anno che vengono fatte da molti piccoli allevatori amatoriali.
Ci sono inoltre cani che per motivi di salute non posso essere sterilizzati e che quindi sarebbero anch'essi, assieme ai loro proprietari, penalizzati da questa ulteriore tassazione. 
Per di più si potrebbe pensare ad un deleterio disincentivo alla microchippatura.

In questo post ho spiegato qual è il mio pensiero riguardo all'allevamento del cane di razza collegato al fenomeno del randagismo.

Attendiamo ora di vedere se anche altri enti, ad esempio l'ANMVI, esprimeranno il loro parere in merito e se questa proposta verrà o meno malauguratamente applicata.

Camilla

sabato 12 novembre 2016

I vostri selfie: Tommy and his family

Vi abbiamo invitato ad inviarci i vostri selfie in questo post e la nuova famiglia del "nostro" Tommy ha colto la palla al balzo e ci ha inviato questo meraviglioso autoscatto.



Continuate ad inviarci i vostri selfie! Potete postarli nella nostra pagina facebook 
Le Sguinzagliate oppure spedircele via mail a lesguinzagliate@gmail.com

E' vietata la riproduzione del testo, o parti di esso, e delle immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.

giovedì 27 ottobre 2016

scatta un selfie!



Scatta anche tu un selfie con il tuo cane e inviacelo alla nostra mail lesguinzagliate@gmail.com o sulla nostra pagina fb , e noi lo pubblicheremmo nel nostro blog 

mercoledì 26 ottobre 2016

Intervista alla trucca-bimbi Chiara Saccomandi

Ciao Chiara, grazie per aver accettato l'intervista. 
Noi ci siamo conosciute alla manifestazione Con fido in PET 2 dove durante la giornata hai truccato i bimbi (e due presunte adulte un po' svalvolate).

Ovviamente non potevano non farci truccare anche noi:

Erica
Camilla
Quando è nata la tua passione per il trucco e come hai deciso di intraprendere questo hobby? 

Ciao! La mia passione per il trucco è nata qualche mese fa, anche se mi è sempre piaciuto disegnare. Un giorno, per caso, mia figlia Veronika ha fatto da modella ad un corso di facepainting e da quell'istante mi sono innamorata di questo mondo.

Fai solo la trucca bimbi o ti occupi anche di altri tipi di trucco? 

Per ora trucco solo i bimbi ( o qualche adulto ) un domani chissà... magari sperimenterò anche il body painting...

Quali soggetti preferisci disegnare? 

Adoro disegnare coroncine o comunque cose che riguardano principesse, dove posso sbizzarrirmi con glitter, gemme e brillantini!



E' difficile lavorare con i bimbi? 

No, non lo è, anzi... li adoro! Infatti ne ho 3.


I figli di Chiara presenti alla manifestazione.
Veronika e Gianluca

Sappiamo che hai una numerosa famiglia a 4 zampe, ti va di presentarcela? 

Ho 2 cani, Lucky e Zeus (oltre ad 1 gatto, 2 criceti ,1 tartaruga ,5 cocorite,4 galline ,3 pesci e 5 coniglietti nani.

 Lucky e Zeus





Grazie mille Chiara per la disponibilità, l'augurio per te è che questa tua meravigliosa passione possa portarti sempre maggiori soddisfazioni!

Le Sguinzagliate

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venerdì 21 ottobre 2016

Bulldog Americano

Sicuramente ci ricordiamo di Spike, l'acerrimo nemico di Tom del cartone animato Tom&Jerry.
Lui è proprio un bulldog americano.
In Italia questa razza non è molto conosciuta in quando non riconosciuta dalla F.C.I., ma se ne possono comunque vedere qualche raro esemplare anche nel nostro Paese.
Immagine presa dal web.
Standard ACK


Altezza: Maschi devono variare tra i 60,96 (24 pollici) e i 68,58 cm (27 pollici) al garrese .
               Femmine devono variare tra i 55,88 (22 pollici) e i 63,5 cm (25 pollici) al garrese.

Peso: Maschi devono variare tra  i 40,82 (90lbs) e i 49,9 kg. (110lbs).
               Femmine devono variare tra i 31,75 e 40,82 kg.(da70 a 90 lbs).

Varietà:
Esistono principalmente due varietà Johnson e Scott dai nomi dei creatori delle prime linee di sangue. La linea Johnson è considerata più da expo, con teste massicce e corte e pesanti sugli arti. 
La linea Scott invece si potrebbe dire più da lavoro, anche se pesante sugli arti è comunque molto agirle.

Per chi è adatto:
Non è un cane adatto a tutti, ha un carattere forte e necessita un proprietario che sappia tenergli testa. Non è adatto alla vita d'appartamento, per lui è meglio avere a disposizione anche un giardino. Molto legato al proprietario e coccolone. E' un cane da guardia e da difesa e va vissuto come tale.

Addestramento e attitudini:
Necessita di una buone educazione e socializzazione fin da cucciolo, come già scritto è un cane da guardia e da difesa.

Toelettatura:
 Avendo il pelo corto, la sua toelettatura non è molto impegnativa.

Club di razza:

E vietata la riproduzione del testo, o parti di esso e di immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.

Hai un bulldog americano? inviaci le foto saremo felici di pubblicarle.

Hai trovato delle imprecisioni nel nostro articolo? segnalacele!


N.B. in questa pagina si è cercato di scrivere per quanto possibile le caratteristiche della razza; va' però ricordato che ogni soggetto è a sé e che può presentare delle differenze con le caratteristiche descritte nella scheda.

mercoledì 12 ottobre 2016

Con fido in PET 2 : arrivano le foto!

Come forse saprete abbiamo partecipato con il nostro stand alla manifestazione Con fido in pet 2 svoltasi a San Polo di Piave -Tv- domenica 9 ottobre 2016.


Abbiamo scattato numerose foto che stiamo pubblicando pian piano sulla nostra pagina Facebook 
Se avete anche voi delle foto che volete veder pubblicate, inviatecele al nostro indirizzo email: lesguinzagliate@gmail.com

Stiamo realizzando alcuni articoli con interviste e curiosità sull'evento.

Continuate a seguirci!

lunedì 10 ottobre 2016

La muta del pelo: come affrontarla

Il pelo e la termoregolazione.

I peli dei mammiferi rivestono un ruolo fondamentale nella coibentazione, servono cioè a mantenere la temperatura, regolata dal sistema circolatorio. I peli servono quindi a difendersi dalle temperature troppo alte e soprattutto da quelle troppo basse.

Stelo del pelo.


Il pelame nella maggior parte dei mammiferi dotati di folta pelliccia è costituito generalmente da peli di due tipi diversi. I primi generalmente di lunghezza maggiore, robusti, relativamente rigidi e assottigliati in punta e formando la cosiddetta giarra , che spesso è la sola parte di pelliccia esteriormente visibile ed è generalmente uguale sia in estate che in inverno.
Al di sotto della giarra invece è presente un altro strato di pelo, la lanugine o borra, più folta, più morbida e con la funzione di isolamento termico. Questo strato varia a seconda delle stagioni: in estate è praticamente assente mentre in inverno ha il suo maggior sviluppo, al punto da oltrepassare la giarra (solo in alcune specie di mammiferi), comportando un cambiamento cromatico dell'animale a seconda delle stagioni, come nel caso del camoscio e del capriolo.

Follicolo pilifero


La muta.

La maggior parte delle razze canine e feline fa la muta con l'avvicinarsi della bella stagione.
Come dicevamo prima, il pelo funge da termoregolazione. In primavera/estate il cane perde il sottopelo (lanugine o borra) che serve a proteggere il cane dal freddo e dalle intemperie.
Il motivo invece per cui non perde la giarra è perchè questa serve per proteggere la cute del cane dal sole (gli animali si scottano sotto il sole proprio come noi), dallo sporco e dai parassiti: ecco perchè  è sbagliato tosare il cane e il gatto: li priveremmo di una loro protezione naturale! Solo per le razze con pelo molto lungo è possibile accorciarlo un po' per facilitarne la gestione, ma senza compromettere il benessere dell'animale.
Si possono verificare delle mute fuori stagione, solitamente le cause sono dal ricercarsi nell'ambiente in cui il cane vive; se passano molto tempo all'interno delle abitazioni il sottopelo non gli sarà necessario e potrebbe perdere pelo anche in inverno.Altre cause possono ricercarsi in problemi legati allo stress o ancora agli ormoni come ad esempio in seguito ad una gravidanza.

Sheena perde una montagna di pelo... e quindi va spazzolata regolarmente!

C'è chi non fa la muta.

Esistono delle razze che non perdono pelo e che si rivelano quindi essere particolarmente adatte per persone che non sopportano avere la casa piena di peli.
Questi cani hanno il pelo a crescita continua, allo stesso modo dei capelli umani, e perdono solo qualche pelo (alcuni esempi sono i levrieri afgani, i maltesi, i barboni...).
Tali razze richiedono però maggiori cure nella gestione del pelo.

Un' altra categoria che tendenzialmente non perde molto pelo è quella delle razze a pelo duro (come ad esempio il griffon de bruxelles e gli schnauzer). Queste razze hanno bisogno tuttavia di un aiutino per eliminare il pelo morto, vanno quindi portati dal toelettatore e fatti strippare. Per questa operazione eviterei il fai da te, perché se non fatto correttamente può diventare doloroso per il cane.


Zoe.


Come gestire la muta del pelo.

La muta del pelo è una situazione molto spiacevole per noi umani che ci ritroviamo casa e vestiti pieni di peli, ma forse non sapevate che può provocare fastidi anche agli animali che la subiscono. Alcuni cani provano prurito durante questo periodo e il pelo staccato se non rimosso tende a soffocare la cute provocando ad esempio forfora, dermatiti e micosi.
E' importante spazzolare il cane e il gatto quotidianamente per rimuovere l pelo morto ed evitare si infeltrisca, inoltre la spazzolatura stimola la circolazione sanguigna migliorando il benessere della cute e del pelo.
Bagni frequenti durante questo periodo aiutano a facilitare la rimozione veloce del pelo morto.

Neve, samoiedo dopo le spazzolature durante la muta con il suo sottopelo.


Come scegliere la spazzola giusta
Per i manti a pelo corto è indicata una striglia o spazzola con i denti in gomma che oltre a rimuovere il pelo morto massaggia delicatamente la cute del cane.
I manti sottili e lunghi vanno inizialmente pettinati delicatamente con dei pettini a denti rotanti, per sciogliere i nodi, per poi passare al cardatore. Esistono in commercio anche dei prodotti spray o degli olii che aiutano a sciogliere più agilmente i nodi.
I cani con folto sottopelo vanno spazzolati più volte con il cardatore e se necessario esistono anche dei pettini simili a rastrelli con i denti di lunghezze diverse per un azione più profonda.

Un aiuto anche per i gatti.
I mici tendono a pulirsi il pelo da soli ma questo non deve sostituire le nostre spazzolate: leccandosi infatti ingeriscono grosse quantità di pelo che poi non riescono a digerire e tendono a rigurgitare.
Per risolvere questo problema, oltre a spazzolarli frequentemente, possiamo dare degli integratori a base di malto che si possono trovare in commercio e per i quali non è richiesta ricetta, ma sarebbe opportuno chiedere al veterinario di fiducia di consigliarci quello più adatto al nostro micio.
Si trovano in tubetto sotto forma di pasta, solitamente sono molto appetibili e i gatti li assumono volentieri, ma qualora facesse fatica ad apprezzarlo basterà mettergliene un po' sul dorso della zampa, e sentendosi sporco si leccherà assumendo il prodotto.

Ricordiamoci di abituarli fin da piccoli a farsi manipolare e spazzolare!

Erica

E' vietata la riproduzione del testo, o parti di esso, e delle immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.

Fonte: la parte riguardanti le funzioni del pelo sono in parte tratte da Wikipedia
I disegni del pelo e della sezione del pelo e del follicolo pilifero sono state fatte da me andando a ripescare nei vecchi appunti di anatomia.

sabato 1 ottobre 2016

Insegnamo al cane a nuotare

Negli ultimi anni sempre più spiagge e laghi acconsentono l'accesso ai nostri amici pelosi, ma contemporaneamente stanno nascendo anche delle piscine a loro dedicate che svolgono dei veri e propri corsi per il binomio oltre che di fisioterapia.
In questo articolo vedremo come avvicinare i cani al nuoto.
Alcune razze canine amano particolarmente l'acqua, come ad esempio barboni, labrador e terranova (in particolare le razze appartenenti al gruppo 8), e alcune di queste vengo impiegate anche nel come cani da salvataggio: in alcune nostre spiagge li potremmo ammirare all'opera come cani bagnino.
Non tutti i cani però amano naturalmente questo elemento, alcuni potrebbero esserne intimoriti, altri invece hanno una struttura fisica che non permette un facile galleggiamento, come ad esempio il bulldog.

Il nuoto fa bene a muscoli e articolazioni, ma proprio come per noi umani, se il cane non è abituato a fare questo sforzo potrebbe avere dolori muscolari da sovraccarico, quindi è bene non farli esagerare.

Possiamo abituare il cane all'acqua munendoci di una piscinetta o andando in un lago con la sponda molto dole e lunga. Non dobbiamo mai sforzare il cane ad entrare in acqua né tanto meno trainarcelo dentro.


In piscinetta:

Procuriamoci una piscinetta resistente con le sponde non troppo alte (quelle gonfiabili non vanno bene perché si potrebbero bucare con le unghie); per sicurezza potremmo comprarne di apposite: ne esistono in commercio anche per cani. Dobbiamo scegliere la misura più adatta al nostro amico, se abbiamo un cane molto piccolo sarà più semplice trovare dei recipienti adatti a questo scopo (come ad esempio dei piccoli catini in plastica).
Mettiamoci poca acqua a temperatura ambiente, in modo che immergano solo le zampine.
Possiamo invitarlo ad entrare ad esempio lanciandoci dentro la sua pallina preferita, e una volta che sarà entrato non dovremmo dimenticarci di lodarlo moltissimo.
Non tutti i cani però saranno così coraggiosi da entrare ai primi tentativi, in quel caso potremo sederci noi all'interno della piscinetta e giocare con palline e altri giochini mostrandoci divertiti.
Una volta che il cane avrà preso confidenza con l'acqua, aumentate gradualmente la quantità del liquido presente al suo interno.
E' importante non obbligare mai il cane ad entrare spingendolo dentro e non dobbiamo spruzzargli acqua addosso, in quanto gli creeremo solo inutili paure.

Al lago \ mare.

Dobbiamo trovare un lago o una spiaggia che abbiano la sponda bassa; vanno bene anche torrenti e fiumi, purché l'acqua non sia turbolenta. Vi consiglio di munirvi di pettorina e longhina, il cane potrebbe inoltrarsi in acqua più fonda e non riuscire più a tornare a riva, quindi è bene stare in sicurezza. Per i cani con fisico non adatto al nuoto come ad esempio i carlini, potete procurarvi gli appositi giubbottini di salvataggio, che gli permetterà di galleggiare più agilmente.
In acqua è meglio non lanciare i giochini perché la corrente potrebbe portarli al largo e il cane potrebbe cacciarsi in qualche guaio nel tentativo di recuperarli; quindi se decidiamo di usarli potremo legare anche quelli, oppure entrando in acqua potremo portarceli dietro per giocare al tira e molla in modo da far restare il cane vicino a noi. Entrate anche voi in acqua e divertitevi, sarà il modo migliore per convincere il vostro amico a raggiungervi.
Un ottimo stimolo per convincere anche i meno coraggiosi potrebbe essere quello di andare in acqua in compagnia di altri amichetti pelosi, il vostro cane vedendo che gli altri cani entrano senza problemi in acqua e si divertono potrebbero avere uno stimolo in più per raggiungervi.
E' importante fare le cose per gradi e non costringere mai il cane ad entrare in acqua. Non trascinatelo dentro, non tirategli acqua, come già scritto rischierete solo di aumentare le sue paure; prima di raggiungere l'acqua più fonda aspettare che il cane si senta a suo agio nell'acqua bassa.

Pazienza.

Pazienza è la parola d'ordine, alcuni cani saranno entusiasti di questo nuovo elemento, ma la maggior parte dei cani impiegherà molto tempo a prenderci confidenza, altri si limiteranno a restare dove toccano, alti ancora non impareranno mai ad apprezzarlo veramente.
Se farete le cose con infinita pazienza un giorno i vostri pelosetti potrebbero stupirvi, come Greta che è entrata per la prima volta in acqua a 8 anni e mezzo in una afosa giornata, vedendo che noi ci divertivamo a sguazzarci dentro.

Precauzioni.

Dobbiamo fare attenzione agli sforzi eccessivi perché potremmo comunque incorrere nel colpo di calore, inoltre anche l'acqua troppo fredda potrebbe provocare problemi di salute.
Soprattutto per i cani con pelo poco folto e cute chiara dovremmo utilizzare creme con protezione solare (usiamo solo quelle apposite per cani) per evitare si scottino la cute.
E' importante non dare da mangiare al cane per molte ore prima del bagnetto.





E vietata la riproduzione del testo, o parti di esso senza riportarne la fonte o chiederne il consenso. L'immagine di questo articolo è presa dalla rete, se viola in qualche modo dei copyright, la rimuoveremo senza esitare.
Erica.

lunedì 26 settembre 2016

Quando lo psicologo consiglia di adottare un cane...

Questo post era in "bozze" ormai da qualche settimana e cercavo il tempo per completarlo, tra un impegno lavorativo, un progetto per il blog e il tempo che dedico ai miei cani. Ma nel momento in cui una mia conoscente ha preso la decisione di adottare un cucciolo sotto consiglio della psicologa di suo figlio, ho creduto che fosse il caso di terminarlo e pubblicarlo. 
Questa non è la prima volta che sento consigli di questo genere. In alcuni casi l'adozione ha funzionato per tutta la famiglia, in altri invece, come in quest'ultimo caso, il cucciolo è stato costretto a cambiare famiglia (mi sto mobilitando attivamente per cercarne una di adatta, e spero di riuscirci). Mi scuso quindi se potrò apparire un po' cinica, ma scrivo d'impulso, spinta da emozioni molto forti (disappunto, dispiacere, e un pò di rabbia).

Ultimamente mi sono imbattuta in più persone che mi hanno raccontato che lo psicologo ha consigliato loro di prendere un cane per migliorare la situazione del figlio, e con questo post vorrei cercare di farvi valutare se questa è veramente la scelta più adatta alla vostra famiglia.

Abbiamo già trattato nel nostro blog dei benefici che comporta avere un animale ( Vedi anche  Animali che aiutano l’uomo con problemi psicologici.) e dell' ippoterapia  (con l'intervista a Giulia Moretto ) e abbiamo già in programma di parlarvi della pet therapy con l'aiuto di un amica che lavora proprio in questo ambito con i suoi cani.
Questo però vuole essere un post che va un po' controcorrente rispetto a quanto scritto precedentemente: se è vero che gli animali possono essere un valido aiuto, possono anche peggiorare la situazione in famiglia, in particolare se il nuovo arrivo non è gestito correttamente.
Io non credo che portare a casa un cane (soprattutto se non abbiamo esperienza ) possa essere sempre la soluzione migliore: la maggior parte delle persone che mi hanno parlato del consiglio da parte dello psicologo, ha ammesso di non desiderare in realtà un cane, di avere molte perplessità e di essersi trovati in disaccordo con il proprio partner.

Valutiamo quindi quando è meglio non prendere un cane:

  • Se non siete tutti d'accordo in famiglia sull' arrivo del nuovo cucciolo, questo potrebbe creare astio e discussioni .
  • Se non siete in grado di dedicare abbastanza tempo (attivo) al cane. (Il cane non potrà stare solo 8\10 ore al giorno)
  • Se volete una casa sempre pulita ordinata, senza peli e silenziosa.
  • Se volete tenerlo solo in giardino. (Niente accesso in casa, poche passeggiate)
  • Se non avete intenzione di far seguire un percorso al cucciolo insieme ad un educatore che sappia aiutarvi in caso di necessità.
  • Se non avete grosse disponibilità economiche (capiamo quanto costa)
  • Se non siete convinti: non è una decisione che può essere presa con leggerezza ma bisogna pensarci a lungo ed esserne certi, il cane condizionerà i vostri prossimi 10\17 anni a seconda del soggetto e della razza, e una volta preso non sarà possibile tornare indietro.
  • Se pensate che sarà un perfetto cane da pet therapy: i cani che svolgono questo ruolo vengono educati per farlo e seguono un percorso che dura anni insieme al proprio accompagnatore, e al termine di questo non tutti i cani si rivelano adatti.
  • Se pensate che prendere un cane farà superare a voi o a qualche vostro familiare la paura di questo animale (se noi ci poniamo in maniera sbagliata con lui, aumenterà il rischio di incidenti)
  • Se non siete abbastanza pazienti, sereni e costanti.
  • Se non siete disposti a fare sacrifici , come alzarvi all'alba per portare fuori il cane sotto il diluvio, fare una lunga passeggiata anche se siete stanchi morti, rinunciare a una vacanza perchè in molti alberghi i cani non sono ancora ammessi.
  • Se qualcuno in famiglia è allergico al pelo di cane.
  • Se pensi che i tuoi figli se ne occuperanno (sappiate che dopo un po' si stuferanno e le responsabilità ricadranno tutte su di voi).
  • Se pensi che il cane sarà in grado di risolvere gran parte dei problemi di tuo figlio, potrebbe non aiutarlo per nulla.
  • Se non siete disposti a soffrire per la sua perdita, perchè quando sarà diventato un membro della famiglia, lo amerete alla follia, e non vi peserà più fare sacrifici per lui; vi accorgerete che il musetto è sbiancato e che sono già parecchi anni che condividete la vita (dovrete preparare a questa evenienza anche i vostri figli) 


E' importante che se deciderete alla fine di adottare un cucciolo o un cane adulto vi facciate seguire da un educatore, che vi guiderà nella scelta del cane più adatto alla vostra famiglia.
Ecco alcuni consigli per trovare l'allevamento giusto qualora opterete per un cane di razza. 
Se vorrete che il cane porti benefici a vostro figlio frequentate insieme a lui e al nuovo arrivato dei corsi con degli specialisti che sapranno aiutarvi a rendere il loro rapporto speciale, imparando a comunicare: ci sono un sacco di centri cinofili che fanno dei corsi mirati ai bimbi e ai loro amici a 4 zampe.


Erica

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sabato 24 settembre 2016

Zoe alle prese con le espressioni porelle

Qualcuno di voi si ricorderà che a febbraio vi avevamo invitato ad inviarci le foto dei vostri cani con l'espressione "porella".

Ho deciso di proporvi un' altra foto: questa espressione è ciò che si ottiene chiudendo in auto per più di un' ora un pastore australiano senza averlo fatto stancare  (secondo lei) a sufficienza. Anche se le mete dei nostri viaggi in auto sono sempre posti favolosi in cui Zoe può scorrazzare libera, giocare con altri cani, conoscere nuove specie animali, la sua espressione durante il tragitto d'andata è più o meno questa:


Zoe




Per vedere l'intera galleria delle foto con espressione porella cliccate quì


Erica

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martedì 20 settembre 2016

la calopsite

Nome scientifico: Nymphicus hollandicus

Altri nomi: Ninfico, Cacatua delle ninfe



Perla e Spyros, calopsiti faccia bianca perlate (foto by: giovannict72)

Descrizione:  La calopsite é un piccolo pappagallo che fa parte del gruppo dei cacatua, e in cattività ha dato origine a numerose mutazioni di diversi colori.
E' un pappagallo mansueto e socievole.
Il maschio è di gran compagnia con il suo caratteristico canto: è in grado di imparare fino a 6/7 canzoncine che ripeterà durante il giorno per attirare l'attenzione o semplicemente perché felice di stare fuori dalla gabbia in compagnia del proprietario.

Riproduzione: La femmina depone tra le 4 e le 7 uova a giorni alterni, che cova assieme all'aiuto del maschio. Il maschio l'aiuterà anche nell'imbeccare i pulli.*


Pulli di 10 giorni di calopsite faccia bianca (foto by: gippi50)


Dimensione: E' un pappagallo dalla forma allungata, di media taglia; con la sua lunga coda, infatti, raggiunge una lunghezza variabile tra i 30 e i 32 cm circa.

Convivenza: Sono animali fortemente sociali e vanno tenuti almeno in coppia. Un individuo spaiato è concepibile solo nel caso sia domestico e al quale siano dedicate diverse ore al giorno.


Oscar (foto by: Matteo 1999)


Habitat: Australia. Tuttavia è riprodotto fuori dall’Australia con successo da oltre un secolo ed è facilmente reperibile in cattività. Possono vivere all’aperto tutto l’anno (ovviamente in una voliera riparata dal vento e dalle intemperie).
Se tenuto in gabbia le dimensioni minime devono essere 60 lunghezza, 50 profondità, 60 altezza per una sola calopsite. Nella gabbia bisogna inserire dei giochi in materiali atossici (ad esempio dei legnetti da scorticare o delle corde).

Alimentazione: estrusi (misto semi), pastone in cova, sali minerali (osso di seppia o grit) frutta e verdura (quest' ultima viene preferita dalle calopsite rispetto alla frutta). E' possibile integrare anche degli estrusi specifici per i pappagalli di piccola taglia.


(foto by : KokoSloth)


Addomesticamento: può essere addomesticato o allevato dall'uomo imbeccandolo* (da fare solo se esperti o se supervisionati da esperti) .

Vita media: intorno ai 15-20 anni.


(foto by: Valentina_1989)


Avvertenze: è adatta anche ai bambini solo se sorvegliati dai genitori. Quando è fuori dalla gabbia può essere attaccata da altri animali domestici come cani e gatti, quindi va sempre sorvegliata. Soprattutto durante il periodo di muta perdono molte piume; inoltre fischi e grida potrebbero infastidire gli amanti del silenzio e i vicini.
Intorno alla gabbia è normale che ci siano semi e piume, per evitare ciò è necessario pulire frequentemente.

Ulteriori informazioni: le trovate nel calopsite official forum che ha collaborato nella realizzazione di questo post.

 Robin Hood (foto by: Criskiki)

Erica

Ringraziamo il forum "calopsite official forum" e gli utenti che hanno collaborato per la realizzazione di questo articolo, ricordiamo che le immagini restano di proprietà degli autori e del forum stesso, noi abbiamo avuto solo il permesso per l'utilizzo delle stesse.

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*Il significato dei termini con lo potere trovare nel dizionario cinofilo

sabato 17 settembre 2016

Quando un'adozione ti cambia la vita : King



Ti ho visto in una foto in cui non eri neanche venuto bene,eri sporco ed eri tutta testa...ma ti abbiamo scelto...quel musone nero dietro una rete...
Quel giorno non sapevo che saresti riuscito a donarmi tanto amore, a farmi vivere stupende esperienze, a lottare con te per degli obiettivi, a farmi conoscere nuove persone meravigliose, non credevo neanche che saremmo riusciti a comunicare....
È stata la scelta giusta...una di quelle che mi hanno stravolto la vita e resa più felice di prima...Sei il mio kingolino dorato ❤️




Frase e foto "rubate" ad Ilenia Saragosa, che ringraziamo per la gentile concessione!

E vietata la riproduzione del testo, parti di esso, e della foto.

giovedì 15 settembre 2016

Arriva il cucciolo: le prime notti

Fino a qualche anno fa ai nuovi proprietari veniva consigliato di lasciare il cucciolo in una determinata stanza a lui destinata e nel caso il piccolo avesse pianto, di lasciarlo fare senza dargli il minimo conforto, perchè assecondare quelli che venivano considerati semplici capricci avrebbe potuto compromettere la sua educazione futura, viziandolo.
In realtà questa è una modalità assai crudele di iniziare il rapporto con il nuovo arrivato.
In natura il distacco dalla madre e dal resto del gruppo avverrebbe molto più gradualmente e anche più tardi, non poco dopo i 60 giorni come avviene normalmente per i cuccioli presi in allevamento (ricordiamo che 60 giorni è il limite minimo imposto per legge, e vale per qualsiasi cucciolo, sia esso comprato in allevamento o adottato).
I suoi pianti non sono semplici capricci, ma la reazione ad una situazione che per lui potrebbe essere potenzialmente pericolosa. Lasciato solo in un ambiente sconosciuto, il cucciolo si sente vulnerabile e certamente in pericolo, e il suo pianto serve a chiamare la madre che accorrerebbe subito a proteggerlo.


Mamma Naily rassicura il piccolo Ramiro

Inizialmente, quindi, fornirgli una base sicura in un posto per lui completamente sconosciuto è fondamentale per lo sviluppo del cucciolo e per rinsaldare da subito la nostra relazione con lui.
Dargli sicurezza, contatto fisico e amorevoli cure permettono al cucciolo di accrescere anche la sicurezza in sé stesso, oltre che lo sviluppo del processo di attaccamento nei nostri confronti, e non certo a "viziarlo".
Successivamente, quando il cucciolo avrà ormai raggiunto un certo grado di sicurezza, potremmo poi lavorare sulla sua capacità di autogestione. Ma questo dovrà avvenire in seguito e quando l'attaccamento si sarà già ben sviluppato, e le tempistiche variano da cucciolo a cucciolo.
Non perdiamoci in inutili e antiquate regolette, viviamo il nostro cucciolo prima e il nostro cane adulto poi con istintualità. Questo garantirà con lui uno stretto rapporto e un'ottimale relazione, che certamente apporterà un grande beneficio ad entrambi, andando così a formare un'armoniosa famiglia.

Camilla

N.B. Lo spunto per l'articolo mi è stato dato, oltre che dai miei adorati cuccioli che tra qualche settimana si dirigeranno verso le loro nuove famiglie, anche dal libro 
"Dalla parte del Cucciolo" a cura di M. Antoni e D.Tarricone; Editoriale Olimpia

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